Proposta popolare

Il nostro bel paese Italia con una economia fiorente e con uomini lungimiranti alla sua guida è oramai confinato nei ricordi di qualche anziano ancora in vita e nelle pagine ingiallite delle raccolte dei quotidiani e riviste di un tempo che oramai  non c’è più.

Sono anni che la politica è assente ed ha lasciato al sistema neoliberista la strada libera per infiltrarsi in ogni ambito che avrebbe dovuto rimanere pubblico. Oggi ci vogliono far credere che l’unica speranza per il futuro è il sistema neoliberista, che invece è e sarà sempre la sua rovina perché rende il popolo sempre più povero ed il territorio e l’ambiente naturale sempre più deteriorati. Il mercato finanziario predatorio, la privatizzazione dei servizi pubblici, il profitto, la competizione e l’individualismo sono alcuni dei caratteri propri del sistema economico neoliberista che ha distrutto la nostra società. Questo sistema economico noi lo contestiamo e ci opponiamo con una nuova visione sociale, politica ed economica che permetta il perseguimento degli interessi collettivi, del bene comune, della responsabilità sociale, della cooperazione, della economia della produzione nel rispetto del territorio e delle comunità, della nazionalizzazione delle grandi imprese nonché il perseguimento del totale rispetto dei diritti fondamentali della persona umana fino al raggiungimento della parità di genere effettiva e non solo formale in tutti i settori della società civile, politica ed economica; tutti punti che intendiamo portare al centro del programma politico.

Siamo convinti che la responsabilità dell’attuale profonda crisi economica, culturale, sociale e politica nella quale ci troviamo abbia una comune radice nella visione neoliberista ormai entrata a pieno titolo in ogni settore della società: istruzione, sanità, lavoro, finanza, territorio. In tutti questi settori la politica ha lasciato il passo alla privatizzazione con conseguente diminuzione del patrimonio pubblico.

Oggi sembra che nessuna delle forze politiche in campo abbia più la libertà di opporsi concretamente alla forza del capitale ed alla logica neoliberista che pare aver conquistato tutte le politiche, anche quelle che dovrebbero sostenere le fasce sociali più vulnerabili.

Per quanto tempo ancora i poveri potranno essere più poveri, il territorio più offeso e distrutto, i beni culturali svenduti e abbandonati, l’ambiente inquinato? Per quanto tempo ancora l’industria potrà essere in mano a faccendieri avidi del solo profitto e che non perseguono più alcuna funzione né sviluppo sociale?

Nonostante i numerosi tentativi di attacco alla nostra carta costituzionale da parte di questo sistema neoliberista di organizzare una società in singoli individui e non una comunità di cittadini, questa ancora resiste, ma per quanto ancora?

Per questo ci proponiamo, partendo dalla nostra Costituzione, di far nascere un movimento politico per riconsegnare la sovranità al popolo, dare la centralità allo stato e per ricostruire la fiducia dei cittadini nella politica e richiamandoli alla partecipazione attiva.

I promotori