L’ordine criminale del mondo

Oggi come oggi regna questa sorta di ideologia dell’impotenza nata dalla paura. NON SI PUO’! Ed io penso che quella paura al cambiamento è una paura molto, molto dannosa e che è una delle paure più potenti, più importanti in questa sorta di Macchina Mondiale del Crimine, perché è una paura che uccide la speranza cioè agisce contro la volontà democratica del cambiamento

(Eduardo Galeno – dall’intervista L’ordine Criminale del Mondo)

Eduardo Galeno

Pubblichiamo la trascrizione dell’intervista fatta all’intellettuale Eduardo Galeno, scomparso nel 2015, e disponibile su youtube (vedi link alla fine),  in quanto riteniamo sia ancora oggi attuale e importante per non perdere l’orientamento nella giungla di menzogne diffuse ad arte dal sistema neoliberista che oggi governa sovrano su tutti gli stati, destinando, legge dopo legge, giorno dopo giorno, i Popoli alla schiavitù ed alla povertà. 

I problemi all’ordine del giorno diffusi dalla stampa che affliggono oggi gli italiani, i cittadini romani ed il territorio sono LA CASA, IL LAVORO, IL DEGRADO SOCIALE, I RIFIUTI, IL DEGRADO AMBIENTALE, IL DIFFICILE ACCESSO ALLE CURE MEDICHE, LA MANCANZA DI FINANZIAMENTI ALLA SCUOLA E RICERCA PUBBLICA, L’INTEGRAZIONE, LO STATO SOCIALE e questo solo per citare i principali. Ma questa cronaca dei fatti trascura qualcosa di più profondo, ed a nostro avviso anche più importante: LA PAURA.  Quella PAURA oggi diffusa tra la gente (come la paura di perdere la casa o il lavoro, ma anche la paura generata dall’esasperata competizione in ogni campo oggi contemplata anche tra le città o gli istituti di istruzione  per prendere i finanziamenti) che impedisce al popolo di cambiare la società per affrontare in un modo diverso i problemi del paese e delle città esprimendo il meglio di sé abbandonando individualismo e monetizzazione di ogni cosa. Per comprendere ciò che accade nel nostro paese e nella società, bisogna superare le PAURE che strumentalmente vengono inoculate come “un gas paralizzante” nell’uomo da chi detiene il potere e che ha tutto l’interesse per impedire il cambiamento della società verso una “nuova società” che permetta la realizzazione della persona nel rispetto di tutti gli esseri umani, animali e del pianeta, ponendo l’etica ed il rispetto dei diritti umani al di sopra dell’utile e del capitale.

Eduardo Galeano è uno degli intellettuali più rispettati della sinistra latinoamericana, un valoroso esercizio giornalistico di chiara opposizione alle barbarie militari nel cono sud lo ha costretto all’esilio. Il suo incorruttibile compromesso etico che si manifesta in tutta la sua opera attraverso una squisita ironia poetica gli è valso il riconoscimento internazionale della sua figura letteraria.

Intervista a Eduardo Galeano: L’ordine Criminale Del Mondo

IL DIRITTO ALLA INDIPENDENZA,

il DIRITTO ALLA SOVRANITA‘,

è oggi un lusso dei paesi potenti, paesi ricchi, quando i paesi poveri esercitano il patriottismo, quel patriottismo si trasforma in populismo o peggio ancora in terrorismo e costituisce una minaccia per il mondo noi non abbiamo il diritto di difenderci abbiamo solo il diritto di accettare quello che altri decidono per noi e quegli altri sono coloro che esercitano il GOVERNO MONDIALE.

Ma chi è questo killer seriale che uccide tutto ciò che tocca? Bisognerebbe metterlo in prigione mi viene da pensare, ma succede che non si può mettere in prigione questo killer seriale perché lui ha le chiavi di tutte le prigioni e perché è un sistema, un sistema universale di potere che ha trasformato il mondo in un manicomio e in un macello.

Il Fondo Monetario Internazionale lo controllano 5 paesi, soprattutto una che è quello che ha diritto di veto, ma diciamo 5. La Banca Mondiale è un po’ più democratica è controllata da 8 paesi. L’Organizzazione Mondiale del Commercio (che è quella che ci condanna a guadagnare sempre meno e pagare sempre di più) il suo statuto stabilisce il diritto di voto, ma mai si è votato, MAI!

UN CAPITALISMO ASSASSINO

Fino a 30-40 anni fa a nessuno veniva in mente di diffidare della giustizia come un valore universale e quindi tutti bene o male, persino la destra più recalcitrante, condividevano fondamentalmente, non ti dico l’indignazione o la denuncia, ma almeno l’accettazione che l’ingiustizia esisteva nel mondo. E adesso che siamo governati da questa dittatura invisibile dei grandi signori della finanza e bella guerra, i guerrafondai e banchieri che combattono nel mondo e che usurpano una parola bellissima, come la “Comunita’ Internazionale”, una bellissima espressione. La comunità internazionale che adesso nomina i banchieri e i guerrafondai. Bene, in altri tempi si ammetteva che un mondo che crea povertà è un mondo ingiusto cioè che la povertà è figlia dell’ingiustizia.

Oggi è sempre più raro ascoltarlo perché risulta che l’ingiustizia ha smesso di esistere, la povertà è il giusto castigo che l’inefficienza merita. Non so se in altre civiltà, in altri periodi della storia umana la gente è stata così presa dalla paura come viviamo noi adesso abbiamo paura di tutto, tutto il tempo non si può far niente è

un gas paralizzante: LA PAURA.

Le paure credo predominanti, che si sentono di più nella vita quotidiana sono:

LA PAURA DI PERDERE IL LAVORO , che è un tipico panico del nostro tempo: l’insicurezza lavorativa. La paura di non avere domani, il tuo posto di lavoro in fabbrica, in ufficio, che fa si che una serie di diritti sindacali che si erano ottenuti in due secoli di lotta stanno correndo adesso un grave pericolo di morte perché nessuno osa niente per paura, per panico di perdere il lavoro che si ha.

Chi non ha paura di perdere il lavoro, ha PAURA DI NON TROVARE LAVORO, che è una paura molto simile. E ci sono molte altre paure …

LA PAURA DI VIVERE,

LA PAURA DI ESSERE,

LA PAURA DI CAMBIARE,

LA PAURA DEI DEMONI CHE INVENTANO PER SPAVENTARCI

Il lavoro oggi come oggi vale meno della spazzatura, impunemente, impunemente, gli impresari decidono chi lavora chi non lavora e quanto si lavora, si lavora sempre di più in cambio di meno, sempre più ore in cambio di uno stipendio minore.

Alcuni diritti conquistati in molte battaglie difficili negli anni, come il DIRITTO ALLA SINDACALIZZAZIONE, si violano oggi con scandalosa impunità. Quello è un diritto annichilito dalla macchina della morte del mondo di oggi. E’ una MACCHINA DI STERMINIO DEI DIRITTI che ha trasformato il lavoratore in un mendicante, un mendicante di lavoro, un mendicante di stipendio.

LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE: che scherzo di cattivo gusto!

In un mondo dove ci sono milioni e milioni di immigrati, di espulsi per la siccità, da quelle catastrofi chiamate “naturali” che di naturale non hanno niente o dalle dittature, o dalle guerre che vagano cercando casa e si ritrovano con le porte chiuse in faccia, quest’invasione degli “Invasi”. Gente che dal sud marcia verso il nord, il nord che tante volte ha invaso il sud, nelle guerre coloniali e nelle guerre che erano coloniali, ma non lo dicevano che lo erano. Quest’invasione degli invasi forse è il dramma più importante del mondo d’oggi, del mondo dei nostri giorni. Queste folle che vagano cercando quella pellegrinazione inutile, questo esodo tragico di gente che aspetta ad essere trattata come si tratta il denaro. Per il denaro non esistono frontiere, non c’è nessun problema e per gli immigranti, i migranti per l’esodo degli abbandonati, per le braccia che cercano lavoro e destino ci sono muri, tremendi muri affinché i privilegiati possano continuare ad essere la minoranza che comanda e il resto si rassegni ad essere la maggioranza che ubbidisce. Mi trovo quasi senza volerlo in discussioni assurde dove difendo ardentemente i giovani, questi screditati giovani dei giorni nostri che si suppone siano ragazzi vuoti dal punto di vista delle generazioni precedenti dicono: “ a questi della politica non interessa nulla, se ne fregano di tutto, sono degli egoisti, questi rocchettari di oggi” ed io li difendo perché credo che hanno tutte le ragioni per non credere, c’è un sistema universale di potere che li invita a non credere, offre loro la fede e poi li tradisce e loro assistono alla politica come se fosse un circo dove quelli che hanno più successo sono quelli capaci di fare la piroetta più prodigiosa per fare al governo il contrario di quanto hanno promesso in partenza.

Adesso la TORURA si chiama SOLLECITAZIONE ILLEGALE,

il TRADIMENTO si chiama REALISMO e

l’OPPORTUNISMO si chiama PRAGMATISMO e

l’IMPERIALISMO si chiama GLOBALIZZAZIONE,

e le VITTIME DELL’IMPERIALISMO si chiamano PAESI IN VIA DI SVILUPPO

confondendo i bambini con i nani e al sistema che nella mia infanzia e gioventù chiamavamo CAPITALISMO viene chiamato oggi ECONOMIA DI MERCATO.

Anche il dizionario è stato assassinato dall’Organizzazione Criminale del Mondo oramai le parole non dicono ciò che dicono o non sanno quello che dicono e Bin Laden è il demonio professionista più di successo è quello che meglio compie le sue funzioni, ma non è l’unico c’è sempre qualche satana a mano per dirci che l’umanità è in pericolo, questo è l’ultimo, questo è l’ultimo giorno del mondo e molta gente si fa eco di quelle voci della paura che impone una DITTATURA INVISIBILE e paralizzante che è nemica della DIGNITA’ UMANA perché quelli che siamo, perché tutti siamo ingabbiati dalla paura,  non siamo più liberi, e noi che siamo più liberi non possiamo avere dignità. Com’è possibile che si sia arrivati a quello ok perché quello è imprescindibile affinché tutti, tutte le persone che integrano questa cosa che chiamiamo umanità impariamo una buona volta che può succedere anche a noi e che a chiunque può succedere di finire rasato con un’uniforme a righe umiliato quotidianamente, perseguitato dalla sfiga in un posto come Guantanamo a chiunque può succedere è la stessa cosa della tortura se la tortura torturasse soltanto i colpevoli no sarebbe efficace se a Guantanamo fossero detenuti soltanto i colpevoli di atti terroristici, Guantanamo non servirebbe a niente. Servono questi esempi, questi simboli del potere, funzionano perché mettono paura e mettono paura nella misura in cui può succedere a chiunque è una questione di fato è da molto tempo che la tortura si praticava ma non si predicava ma adesso si proclama ai 4 venti che la tortura è una meraviglia inoltre viene detto dal falso presupposto che il torturato dice la verità e non è vero che il torturato dice la verità il torturato canta meglio di Gardel, dice qualsiasi cosa ogni torturato si trasforma in uno scrittore al momento, ed è un grande scrittore non si tortura per ottenere informazioni, questo è falso si tortura per seminare la paura e in questo sì, bisogna riconoscere che la tortura è efficace! Ed è per questo che adesso la tortura è oggetto di una pubblicità incessante perché la macchina della paura, la macchina per seminare la paura usa la tortura per prevenire, il delitto della dignità. Non è un fenomeno nuovo, ma adesso si dà con una particolare intensità questa perversa eredità coloniale che ci convince che la realtà è intoccabile la paura al cambiamento non si può, l’intenzione è buona, ma non si può, bisogna essere realisti oggi come quando i ministri dell’economia sono quelli che veramente governano i nostri paesi, ma quei ministri dell’economia sono a loro volta governati dal governo che li governa che è quello dei grandi organismi finanziari internazionali o presumibilmente internazionali o Imperiali per dirlo con parole più chiare.

Oggi come oggi regna questa sorta di ideologia dell’impotenza nata dalla paura. NON SI PUO’! Ed io penso che quella paura al cambiamento è una paura molto, molto dannosa e che è una delle paure più potenti, più importanti in questa sorta di Macchina Mondiale del Crimine, perché è una paura che uccide la speranza cioè agisce contro la volontà democratica del cambiamento 

 “.

link all’intervista

Parte 1: https://www.youtube.com/watch?v=TcUV1WGlexs&feature=share

Parte 2: https://www.youtube.com/watch?v=JQMIL_AWMjE&feature=share

Fonte foto Eduardo Galeno: https://www.goodreads.com/photo/author/5822041.Eduardo_Galeano

 

 

FINANZA E ALLAGAMENTI – ECCO PERCHE’ IL NEOLIBERISMO FA ALLAGARE ROMA

L’ACQUA E’ UNA RISORSA PUBBLICA, UN BENE COMUNE ESTRATTO DALLA NOSTRA TERRA DI PROPRIETA’ COLLETTIVA DEL POPOLO ITALIANO E VIENE GESTITA DA UNA SOCIETA’ PRIVATA QUOTATA IN BORSA IL CUI UNICO FINE E’ FARE UTILI E NON GLI INTERESSI COLLETTIVI. IL COMUNE DI ROMA HA IL 51% DEL CAPITALE ACEA SPA.

QUANDO IL PUBBLICO IL CUI FINE E’ FARE GLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITA’ ENTRA IN UNA SPA (SOCIETA’ PRIVATA PER AZIONI) CHE AGISCE NELLA LOGICA DEL LIBERO MERCATO IL CUI UNICO INTERESSE E’ IL PROPRIO GUADAGNO ALLORA IL BENE COMUNE NON E’ PIU’ AL DI SOPRA DI OGNI ALTRO INTERESSE, SI FA CONFUSIONE E LE COSE NON VANNO PIU’ NEL VERSO GIUSTO CHE E’ QUELLO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA NELLA QUALE GLI INERESSI PUBBLICI PREVALGONO SEMPRE SU QUELLI PRIVATI, E NON PER LA PERCENTUALE DI POSSESSO DELLE AZIONI CHE IL PUBBLICO HA IN UNA SOCIETA’ PRIVATA.

Agosto 2018 – Roma

Piove, praticamente tutti i pomeriggi, in qualche caso anche con forte intensità e chiaramente le strade si allagano. Niente di strano fin qui se non fosse che il deflusso in fogna è così lento da creare enormi disagi e situazioni di pericolo per la cittadinanza romana. Insomma l’acqua si accumula sopra i tombini stradali perché sono intasati di sporcizia oppure perché l’acqua non riesce proprio a defluire regolarmente nella fogna perché le tubazioni di collegamento alla fognatura sono ostruite. Il problema è mancanza di manutenzione! Facile a dirsi ma non è questa la causa di tutto, il vero problema alla radice di tutto è il NEOLIBERISMO.

Qualcuno penserà:

Che c’entra il NEOLIBERISMO in tutto questo?

Che c’entra la finanza?

Perché se le strade di Roma si allagano è responsabile il mercato finanziario speculativo?

Vediamo come stanno le cose.

Le strade si allagano perché l’acqua che scorre sulle strade asfaltate non arriva in fogna per mancanza totale di manutenzione.

Qualcuno si domanderà ma ACEA perché non provvede a fare manutenzione con tutti i soldi che gli paghiamo? Semplice perché non gli compete! E questo grazie ad accordi ben precisi che furono stipulati al momento di privatizzare ACEA.

A ROMA c’è una società quotata in borsa ACEA S.p.A. che gestisce la risorsa pubblica “ACQUA”,  ma con tutti i soldi che incassa dalle bollette dei cittadini romani, non è previsto che si occupi anche dell’efficienza del drenaggio dell’acqua piovana. Come è possibile questo? Chi è lo stolto, o il furbo, o  l’incompetente che ha potuto stilare un tale accordo con una società privata? Inoltre, tutto quello che ACEA incassa dalle bollette dei Romani, oltre a pagarci gli stipendi dei dipendenti e i dividendi degli azionisti, può investirlo in tutto il mondo dove gli pare e questo perché è una S.p.a., cioè una società privata quotata in borsa il cui fine è l’utile. Tra l’altro tra gli azionisti di maggioranza c’è anche un ente pubblico, pensate un po’, il Comune di Roma. E chiaramente anche il Comune ha la sua bella fetta di incassi, MA NON TUTTA! Possiede il 51% del capitale, ma ciò che più è importante che non potrà mai agire sul 100% dell’ACEA affinché risolva i problemi della cittadinanza romana.

Ma che c’entra il pubblico con una società quotata in borsa?

Che c’entra l’interesse del privato con il BENE COLLETTIVO?

Perché si è arrivati a questa confusione?

L’INTERESSE COLLETTIVO DOVREBBE PREVALERE SU OGNI ALTRO INTERESSE, QUESTO E’ SCRITTO NELLA NOSTRA COSTITUZIONE. NON C’E’ SCRITTO CHE L’INTERESSE DEL POPOLO C’E’ SOLO IN CORRISPONDENZA ALLA PERCENTUALE DEL POSSESSO DI UN ENTE PUBBLICO DI UNA SOCIETA’ PRIVATA!

Ma torniamo ai tombini che non funzionano ed alle strade allagate.

Per ACEA S.p.a. quello che conta è IL CONTRATTO QUADRO, cioè l’accordo con il quale il Pubblico, cioè il Comune di Roma, gli ha dato in gestione la risorsa pubblica “Acqua”. E guarda un po’, tra le tante cose previste in questo accordo non è previsto che si occupi di GARANTIRE IL DEFLUSSO DELLE ACQUE PIOVANE IN FOGNA E POI AL FIUME TEVERE”. Pensate un po’ sarebbero bastate queste poche parole, ma nessuno le ha scritte.

L’ultimo presidente di questa società, Avv. Luca Lanzalone è finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma, tra l’altro  fortemente voluto dall’attuale governo a cinque stelle della città di Roma, ma questo non è importante, QUALSIASI PRESIDENTE ACEA NON POTRA’ MAI CAMBIARE LO STATO DELLE COSE, anche con un’altro presidente sarebbe stata la stessa cosa e continuerà ad essere la stessa cosa, SEMPLICEMENTE PERCHE’ E’ IMPOSSIBILE CHE UNA SOCIETA’ PRIVATA OPERI ED AGISCA PER GLI INTERESSI COLLETTIVI DEI ROMANI.

Allora? Che si fa?

Il problema è sempre lo stesso:

IL PRIVATO FA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE I PROPRI INTERESSI CHE SI CHIAMANO UTILI DA DIVIDERE TRA GLI AZIONISTI. LA POLITICA MALATA HA REGALATO AL PRIVATO LE AZIENDE DI STATO, IN MODO DA GARANTIRGLI SEMPRE ENORMI VATTAGGI ECONOMICI ED IN QUESTO MODO HA APERTO LA PORTA PRINCIPALE AL SISTEMA NEOLIBERISTA, ALL’ULITE, AL GUADAGNO, ALL’INDIVIDUALISMO.

E’ QUESTO SISTEMA NEOLIBERISTA CHE CI STA LENTAMENTE ELIMINANDO, ASSETANDOCI, AFFAMANDOCI, AMMALANDOCI, IMPOVERENDOCI, OGNI GIORNO DI PIU’.

O si capisce che questo è il principale problema o di questi allagamenti, frane, crolli, mancanza di igiene urbana, incuria nella manutenzione dei monumenti, banche speculative, etc., e delle conseguenze nefaste sulla popolazione, sempre più allo stremo delle forze, ogni giorno più povera e con tassazioni sempre più elevate ne vedremo ancora e sempre di più.

L’ACQUA E’ UNA RISORSA PUBBLICA E LA GESTIONE DEVE ESSERE PUBBLICA – IL POPOLO ROMANO NON DEVE ESSERE CLIENTE DEL GESTORE PRIVATO ACEA MA CITTADINO PROPRIETARIO COLLETTIVO DEL BENE COMUNE “ACQUA” E DI TUTTO IL SISTEMA TECNOLOGICO CONNESSO: CAPTAZIONE, DISTRIBUZIONE, FOGNATURA, DEPURAZIONE  ED IMMISSIONE NEL FIUME TEVERE. SOLO COSI’ SI POTRA’ RISOLVERE IN MODO VANTAGGIOSO PER I CITTADINI ROMANI IL PROBLEMA DEGLI ALLAGAMENTI E DI TUTTO CIO’ CHE E’ CONNESSO AL CICLO DELL’ACQUA CHE DIVENTERA’ UNA RISORSA PER IL POPOLO, ANCHE IN TERMINI DI LAVORO, E NON SOLO UN MERO COSTO COME OGGI AVVIENE.

Oggi il Comune di Roma partecipa direttamente al capitale di 19 società, attraverso un sistema denominato “GRUPPO ROMA CAPITALE” . Di seguito l’elenco delle 19 società del gruppo.

Fonti:

andamento titolo ACEA:  https://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/scheda/IT0001207098.html?lang=it

foto allagamento : http://www.wilditaly.net/roma-di-nuovo-sottacqua-tante-promesse-ventanni-dopo-18196/

Gruppo Roma Capitale: https://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW233151

TIBERIS: UNA OFFESA ALLA ROMA CHE SOFFRE

Il POPOLO ROMANO VIVE NELLE EMERGENZE CASA – LAVORO – RIFIUTI – TRASPORTO PUBBLICO – DISSESTO IDROGEOLOGICO – E IL SINDACO PENTASTELLATO RISPONDE CON UNA LETTIERA PER GATTI SULLE SPONDE DEL TEVERE SPACCIATA PER SPIAGGIA RICREATIVA.

OSTIA – DA SEMPRE LA SPIAGGIA DI ROMA.

Ostia Lido – Stabilimento Roma, spiaggia – anni ‘40 – Fonte: https://www.romasparita.eu/foto-roma-sparita/118481/ostia-lido-12

Siamo nella prima decade di un torrido agosto del 2018 e con enfasi penta stellata il campidoglio annuncia l’apertura di TIBERIS, una spiaggia per i romani, realizzata sulla sponda del fiume Tevere all’altezza del ponte Marconi.

Si legge che il sindaco penta stellato di Roma voleva fortemente questa spiaggia! Ma se così fosse veramente ci si domanda: quando il sindaco di Roma ha coinvolto i cittadini e le Associazioni per discutere il progetto? Qual’è stato il percorso partecipativo con la popolazione? Dove è stato approvato il progetto? Chi ha finanziato il progetto?

La verità è che questa è l’ennesima pacchianata a cinque stelle, per far credere a qualche stolto, che la giunta sta lavorando nell’interesse del popolo romano. D’altronde sappiamo bene che la giunta capitolina a 5 stelle non agisce nell’interesse pubblico, come da promesse elettorali, perché è abituata a svendedere, o meglio regalare, il territorio dei romani al privato (vedi stadio di Tor di Valle, il progetto degli ex Mercati Generali a Via Ostiense, il progetto a Piazza dei Navigatori, solo per citare i principali ed attuali atti di svendita del territorio romano), e allora quale migliore idea di fare una spiaggia sul Tevere? Costi quel che costi, avranno pensato, ma dobbiamo realizzarla, così facciamo vedere che stiamo lavorando per il popolo. Misero pensiero privo di qualsiasi spessore politico e partorito dalla più becera propaganda elettorale. Roma non si governa così.

Roma è una città complessa, non è possibile non avere delle priorità e sperperare le scarse risorse pubbliche con queste pacchianate alla “cettolaqualunque”.

A Roma ci sono priorità che hanno un nome bene preciso: CASA, LAVORO, RIFIUTI, TRASPORTO PUBBLICO, DISSESTO IDROGEOLOGICO – Tanto per cominciare. E poi c’è l’enorme criticità rappresentata dall’ URBANISTICA ROMANA. Un Sindaco, con la S maiuscola, che vuole bene alla sua città e fa gli interessi dei romani penserebbe a queste cose e non a fare una mega lettiera per gatti e topi di fogna, spacciandola per spiaggia ricreativa ai propri cittadini.

Ma non solo….

MENTONO CON TIBERIS NON HANNO RESTITUITO UN BEL NEINTE AI ROMANI – DIVERSAMENTE HANNO PRIVATO IL POPOLO ROMANO DEL PAESAGGIO FLUVIALE E VIOLATO L’ART. 9 DELLA COSTITUZIONE.

“La sovranità appartiene al popolo…” si legge nell’articolo 1 della nostra Costituzione.

Nel comune di Roma la sovranità del popolo si manifesta nel Consiglio Capitolino attraverso i Consiglieri eletti dal popolo romano.

Il fiume Tevere con le sue acque, l’area golenale e le sue rive – sono BENE COMUNE cioè della collettività, in queste aree la sovranità è del Popolo Italiano.

TIBERIS E’ ANTICOSTITUZIONALE. TIBERIS NON E’ STATA APPROVATA DAL CONSIGLIO CAPITOLINO NE’ DAI CONSIGLI DEI MUNICIPI INTERESSATI.

La partecipazione democratica con il popolo avrebbe dovuto prevedere il coinvolgimento dei consigli dei Municipi VIII e XI , che sono le amministrazioni coinvolte in quel tratto di Tevere, questi Municipi si sarebbero occupati a fare da tramite con la popolazione e quindi anche con le Associazioni di cittadini, e sviluppare un progetto condiviso di riqualificazione delle sponde del fiume Tevere. Si sarebbero dovute coinvolgere le menti migliori e più lungimiranti di Roma, coinvolgendo le università, poi le istituzioni, e alla fine si sarebbe approdato ad un progetto vero di alto spessore e condiviso, altro che quella baggianata di spiaggetta! Che solo a guardarla grida vendetta non solo dal punto di vista ambientale ma anche della sicurezza dei malcapitati frequentatori, soprattutto se bambini. Il governo a 5 stelle capitolino nella logica neoliberista del consumo di territorio, continua a governare la città come una società privata, con le regole del mercato, del marketing, della finanza e soprattutto senza partecipazione democratica. Non hanno restituito un bel niente ai romani, diversamente hanno sprecato 70 mila EURO per DETURPARE un tratto di fiume perché quanto hanno realizzato non ha nulla a che vedere con la riqualificazione naturalistica e soprattutto, cosa più importante, è anticostituzionale perché altera il paesaggio fluviale del tratto ponte Marconi pertanto è contro l’art. 9 della Costituzione.

Concludiamo con un MESSAGGIO AL SINDACO PENTASTELLATO DI ROMA:

IL POPOLO ROMANO LA SUA SPIAGGIA CE L’HA – SI CHIAMA OSTIA – SI RAGGIUNGE IN 30 MINUTI AL COSTO DI € 1,50 – QUI VOGLIAMO ANDARE A GODERCI IL NOSTRO RELAX –  SE PROPRIO VUOI OCCUPARTI DI BENESSERE ESTIVO DEI CITTADINI MIGLIORA IL TRASPORTO PUBBLICO E RENDI ACCESSIBILE AL POPOLO ROMANO TUTTO IL SUO LITORALE.

FONTI

http://www.diarioromano.it/la-schifezza-di-tiberis-ha-una-responsabile/

https://www.giornalettismo.com/archives/2671061/spiaggia-roma-tevere-virginia-raggi-boicotta-inaugurazione

CI MANDERANNO ALLE BARACCHE?

L’ABITAZIONE E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE DELLA PERSONA UMANA, FARE SOLDI DAGLI AFFITTI NO. IL SINDACO DI ROMA DEVE RISPONDERE ALLE DOMANDE

Abitare a Roma in periferia. Fotografie di Rodrigo Pais nella seconda metà del ‘900 – Fonte: http://www.arte.it

Una premessa importante:

al Punto 2, delle Linee politiche del Movimento Politico La scintilla Proposta Popolare si legge:

“Nel concetto di dignità della persona rientra il diritto alla abitazione che è elemento essenziale per garantire lo sviluppo della persona umana.

Il diritto all’abitazione è un diritto fondamentale della persona conseguentemente l’abitazione costituisce per l’individuo un bene primario.”

Vediamo ora che cosa sta accadendo a Roma.

Vice Sindaco Bergamo Luca, Ass. Baldassarre Laura, Ass. Cafarotti Carlo, Ass. Castiglione Rosalia Alba, Ass. Gatta Margherita, Ass. Marzano Flavia, Ass Meleo Linda, Ass Montuori Luca,

sono questi gli otto consulenti personali del Sindaco di Roma, Virginia Raggi, che in una stanza all’unanimità hanno deciso in riunione di Giunta le sorti di 500 famiglie Romane.

Con delibera n°133 del 6 luglio 2018, otto Assessori in riunione di Giunta hanno deliberato che, il Comune, per “fare cassa” ed ottimizzare le risorse ricavabili dagli affitti di circa 500 immobili (488 case abitate per la precisione) di proprietà Capitolina ove vivono persone, gli stessi affitti siano messi all’asta pubblica, con il criterio del maggior rialzo, in sostanza chi ha più soldi prenderà la casa pubblica, del popolo romano. La delibera è motivata dal “fare cassa”, mettere a reddito, che in termini tecnici si legge Legge n° 537/93, un provvedimento legislativo che consente agli amministratori di “valorizzare” il patrimonio a loro assegnato. Un vecchio provvedimento, ancora attuale purtroppo, ove lo stato nell’ottica neoliberista consente agli amministratori di “mettere a profitto” i beni pubblici conforme alle leggi del mercato e della finanza e non nel rispetto dei diritti umani come ci si aspetterebbe da uno stato democratico.

Oggi 500 famiglie romane, all’insegna del neoliberismo e della regola del mercato finanziario, sono state private del diritto ad abitare.

Ma 500 appartamenti, non sono solo beni immobili da cui fare profitto, nel momento in cui ci vivono dentro persone, sono 500 situazioni familiari con le loro vulnerabilità e criticità più o meno gravi. Dov’è finita l’umanità? Dove sono finiti i diritti della persona?

E poi, dov’è finito il popolo?

Un provvedimento così importante, così incisivo sulla vita di cittadini Romani, si sarebbe dovuto discutere con i rappresentanti del Popolo: i Consiglieri. Il partito di governo della città di Roma, il Movimento cinque Stelle, quello che ha vinto le elezioni politiche del paese all’insegna del “le leggi si fanno in parlamento”,  perché a Roma non governa con il Parlamento romano che si chiama Consiglio Comunale? Perché non si è aperto un dibattito politico sul problema della casa e dell’abitazione?

La risposta non è importante, i fatti parlano chiaro, a Roma si governa la criticità della casa e dell’abitazione con le delibere di Giunta.

Vogliamo ricordare che, un tale provvedimento seppure fosse regolare dal punto di vista amministrativo, sicuramente non lo è dal punto di vista politico e certamente non rispetta i diritti umani.

La Costituzione riconosce il diritto all’abitazione all’art. 47 e la Corte Costituzionale negli anni ha emesso una serie di sentenze che ribadiscono e chiariscono che il diritto a una abitazione dignitosa è un diritto umano imprescindibile e fondamentale. Nei box ricordiamo gli importanti provvedimenti della Consulta, molto facili da trovare su internet.

Invitiamo il Sindaco di Roma ed i suoi personali consulenti Assessori a governare democraticamente la città con la discussione dei provvedimenti che riguardano i diritti fondamentali della persona umana in sala Consiglio nonché a leggere le sentenze della Consulta sul diritto all’abitazione, perché ciò che al Popolo viene tolto ingiustamente perché contro i diritti fondamentali della persona, la Costituzione restituisce.

Invitiamo le opposizioni attualmente presenti in Campidoglio a porre le seguenti domande al Sindaco di Roma, altrimenti saranno ugualmente responsabili di un tale provvedimento per il loro silenzio assenso.

LE DOMANDE AL SINDACO DI ROMA

Il Sindaco di Roma deve rispondere ai cittadini romani:

1) perché un tale provvedimento non si sia discusso nell’aula del Consiglio Capitolino;

2) perché il Sindaco era assente quando la giunta ha deliberato sulle sorti di 500 famiglie romane;

3) perché un tale provvedimento che serve solo a fare profitto sulle vulnerabilità dei cittadini è stato dichiarato “urgente ed immediatamente eseguibile” dalla Giunta Capitolina.

Chiunque siede in rappresentanza del Popolo al Consiglio Capitolino dovrebbe domandare ed esigere le risposte dal Sindaco perché nella Costituzione italiana il diritto all’abitazione è richiamato all’art. 47 e in ripetute sentenze della Consulta.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_all%27abitazione

 

Deliberazione Giunta Capitolina n. 133 del 6 luglio 2018

 

NAZIONALIZZAZIONE ITALIA: UNA NUOVA POLITICA PER ESTIRPARE IL CANCRO DEL NEOLIBERISMO.

I POLITICI HANNO FATTO I COMPITI HANNO DATO LA SOLUZIONE SBAGLIATA E HANNO PRESO ZERO. ADESSO SI METTANO VERAMENTE AL SERVIZIO DEL POPOLO E DEL PAESE ITALIA CHE HANNO RIDOTTO IN MACERIE PER AIUTARCI A RICOSTRUIRLO INSIEME AGLI UOMINI PIU’ LUNGIMIRANTI CHE ABBIAMO.

 

Gibellina dopo il terremoto del 15 gennaio 1968 – (ARCHIVIO / ANSA / PAL)

Perché va tutto così male per molti e molto bene per pochi?

Perché non esiste più un lavoro dignitoso per tutti i cittadini?

Perché non c’è più  l’istruzione di qualità per tutti?

Perché non c’è più la sanità pubblica?

Perché non c’è più lo stato sociale?

Perché non c’è più cultura libera e pubblica?

Perché non c’è più la pensione?

Perché non c’è più la casa per tutti?

Perché non abbiamo più una moneta?

Perché tutto si può comprare e vendere?

Perché tutto è mercificato anche gli organi umani, anche il corpo umano?

Perché paghiamo sempre più tasse e abbiamo sempre meno servizi?

Perché il debito pubblico aumenta?

Risposta: perché la politica ha regalato tutto ciò che era pubblico al privato con un processo che si chiama PRIVATIZZAZIONE. Ma non solo questo è stato l’inizio, ma oggi dopo venti anni si è arrivati anche alla vendita del corpo “purché si paghino le tasse!”

La privatizzazione in Italia è durata circa 20 anni, tanto c’è voluto per “vendere” o meglio svendere quanto era di proprietà pubblica, cioè di tutti gli italiani al privato.

Tanto è bastato perché i politici riducessero l’Italia da un paese florido ad un malato pieno di metastasi intubato e tenuto in vita solo per poterlo ancora sfruttare. Tutto questo processo prende le movenze da una visione economica che è chiamata NEOLIBERISMO.

Teniamo bene a mente questo termine NEOLIBERISMO perché è un cancro che ha metastasi in tutto il sistema non sempre riconoscibili che spesso si infiltrano in modo subdolo vestite da pacco regalo, quando pacco regalo non sono. Ti toglie diritti, dignità, vita fino a farti morire ma lentamente e di stenti per poterti meglio sfruttare perché sarai sempre più debole e disposto a tutto. I giovani non lavorano, gli anziani non si curano, le donne povere è giusto che vadano a svendersi in un bordello! Tutto questo è solo una minima parte degli effetti del NEOLIBERISMO. Molti altri non si vedono così chiaramente ma ve li faremo conoscere ed insieme impareremo a snidarli dal mondo del mercato e della concorrenza che hanno fagocitato l’istruzione, la sanità, le banche, e tutto quello che ci circonda così da poter fare una forte denuncia per riprenderci i nostri diritti per ridare valore all’interesse collettivo e non del singolo, perché uno stato si riconosce nel territorio e nella collettività che lo costituisce e pertanto deve perseguire l’interesse comune.

Cominciamo dal principio:

a bordo dello Yacht Britannia il 2 giugno 1992, la nave della Regina Elisabetta in navigazione nel Mediterraneo ospitava a bordo banchieri, manager e uomini di stato che cominciarono a parlare delle privatizzazioni in Italia. Vero? Falso? Legenda? Non ci interessa, a noi interessano i fatti; e una cosa è certa da quel giorno cominciò una politica di PRIVATIZZAZIONE del paese Italia e piano piano tutto quello che era pubblico diventò privato. La politica fece credere a tutti che pubblico significava inefficienza e spreco e privato efficienza e risparmio. La costituzione fu messa da parte, come se non interessasse più alla politica e si diede il via alla stagione di leggi NEOLIBERISTE sempre più lontane dal Popolo e anticostituzionali.

Nel box a fine articolo potete leggere i passi principali della privatizzazione che è quello che per ora a noi serve per cominciare a capire, ma ancora di più quello che ci interessa è evidenziare i responsabili e questi sono la politica ed i politici, tutti, proprio tutti. Non sono informazioni difficili da trovare, su internet c’è tutto e a fine articolo vi diamo i nostri riferimenti. Comunque non siamo giornalisti né tantomeno investigatori, il nostro obiettivo è farvi conoscere il vero male del NEOLIOBERISMO snidarlo portarlo alla luce e con lui i responsabili di tale scempio.

Ironia della sorte alla fine di tutto questo processo che i politici ci hanno fatto credere unico modo per migliorare il paese Italia la Corte dei Conti nel 2010, ormai a stagione ultimata delle privatizzazioni ha reso pubblica la propria analisi sugli effetti dei provvedimenti adottati dalla politica per attuare la privatizzazione del paese. Questo in sintesi il giudizio:

Le aziende passate sotto il controllo privato hanno fatto registrare un aumento di redditività, dovuto non alla ricerca della maggiore efficienza quanto piuttosto all’incremento di tariffe di energia, autostrade, banche, acqua, rifiuti, etc.. Inoltre a tali aumenti delle tariffe non si è fatto seguire alcun progetto di investimento volto a migliorare i servizi offerti. In altri termini i politici hanno preso voto in pagella uguale a ZERO!

Bene il compito, voi politici, l’avete fatto, il voto lo avete avuto e siete stati bocciati.

ADESSO BASTA!

Si sono cambiati vestito e nome del partito una infinità di volte ma la loro faccia è la stessa da oltre venti anni e pertanto sono loro i responsabili ed oggi devono avere l’onestà di ammettere le loro colpe, perché sono solo ed esclusivamente loro i responsabili e devono mettersi al servizio del paese Italia e di chi vuole ricostruirlo a partire dai diritti costituzionali e da una nuova visione opposta a quella neoliberista la NAZIONALIZZAZIONE. Riprendiamoci ciò che ci è stato sottratto. Riprendiamci la cosa pubblica, riprendiamoci le nostre aziende di Stato mettiamoci uomini lungimiranti alla loro guida ripendiamo a fare politica a partire da una proposta popolare.

Non siamo giustizieri non è nostro compito, né ci piace chi lo è, vogliamo però chiarezza e chiediamo collaborazione anche da chi ha sbagliato purché ammetta l’errore e si metta al servizio del paese Italia e del popolo italiano.

Bene, visto che la nostra Carta Costituzionale c’è scritto che siamo “una Repubblica democratica fondata sul lavoro” vogliamo concludere con un bel sogno che potrebbe e dovrebbe essere realtà, se solo ci impegnassimo a pretenderlo perché è un nostro diritto: un lavoro dignitoso e ben retribuito.

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Privatizzazioni_in_Italia
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/tangentopoli-fu-che-cosa-accadde-giugno-1992-bordo-britannia-6973.htm
https://www.corriere.it/economia/10_febbraio_26/privatizzazioni-corte-conti_220274c6-22e3-11df-8195-00144f02aabe.shtml
Foto Terremoto del Belice - Gibellina 15 gennaio 1968:
https://www.ilpost.it/2018/01/14/terremoto-belice-1968/terremoto-belice-12/